Da venerdì 8 a domenica 10 febbraio si è tenuto il primo incontro a livello nazionale del progetto “Chiamati al Futuro”. Si tratta di un progetto promosso da CNCA e CEMEA, il cui obiettivo principale è sostenere e accompagnare i giovani nell’espressione del proprio talento in area culturale, artistica, sociale, educativa e urbanistico-architettonica. Il tutto per trasformare la propria espressività in azioni reali di sviluppo e innovazione locale.

Siamo andati anche noi di Villa Angaran San Giuseppe, e siamo tornati con la testa che frullava di idee.

Il fatto in sé di questo incontro, non è stata la formazione in senso stretto.  È stato principalmente un incontro tra persone: le coordinatrici nazionali del progetto non hanno puntato all’insegnamento verticalmente delle nozioni tecniche, ma alla condivisione di metodi e di informazioni tra i vari gruppi. Questo ci ha incoraggiati alla conoscenza reciproca finalizzata alla creazione di una rete nazionale di “giovani talenti per i beni comuni”. Abbiamo riflettuto su varie tematiche, dalla cittadinanza attiva allo sviluppo territoriale. Il risultato è stato una commistione fertile di dialetti, vissuti, modelli e punti di vista.

La sfida lanciata era grande: costruire l’ossatura del progetto a respiro nazionale, smettere di guardare il proprio ombelico e usare il progetto partendo dalle proprie singole forze territoriali per ampliarsi, costruire una risposta organizzata. La cosa più importante che è stata vissuta da tutti è stata la percezione di tutto ciò che sta succedendo in altri luoghi d’Italia. Come la nostra Villa, esistono molteplici realtà aperte ed accoglienti, e ognuno ha i suoi strumenti: dal gioco, al riutilizzo di spazi vuoti fino all’analisi sociale.

Il progetto è stato costruito, in parte, e le possibilità di movimento ci sono proprio perché non è stato un incontro tecnico, ma un incontro umano. Quello che però si è capito essere necessario è la partenza territoriale: consolidare il rapporto con la cittadinanza per avere un terreno veramente solido in cui far affondare le radici di un albero le cui fronde non devono allungarsi su Bassano, ma sull’intero paese.

Giovani veramente giovani con voglia di fare, potenzialità e competenze ce ne sono, in Villa e in tutta Italia.

In questo incontro gli stimoli non sono mancati: non resta che lavorare!

Serafino e Sara