Sono tanti e provengono da tutto il mondo. Sono giovani e suonano. Sono belli, perché si immergono nell’ambiente informale e amichevole della villa, perché vivono un’ospitalità non reverenziale ma sincera, e perché riempiono le mura centenarie dell’edificio, il parco, le 12 giornate di permanenza, di una musica colta e gentile.

Si tratta di Spira Mirabilis (Spiramirabilis.com) un progetto musicale “intellettualmente avanzato e sofisticato” che in questa estate Shakespeariana (400 anni dalla morte del grande autore inglese) porta in scena un lavoro eccellente: l’opera che Felix Mendelssohn scrisse per la messa in scena del “Sogno di una notte di mezza estate”.

Ma Spira Mirabilis non è tanto il risultato scenico, non sono i 90 minuti di spettacolo che, decisamente, rapiscono e affascinano. Spira Mirabilis è un processo, è una spirale che cresce ma che non perde la dimensione iniziale. Spira Mirabilis è la curiosità di studiare musica prima che interpretarla. Non c’è il direttore, non c’è un unico punto di vista. Si ruota e si prova, ci si immerge nel pezzo, nell’interpretazione, si affronta con passione la musica attraverso “approfondimento, ascolto, democrazia, integrazione”. 

Unknown

Lo spettacolo del 16 luglio ad Arte Sella

In questa dimensione e con queste storie nella mente e nella pelle abbiamo incontrato trepidanti i musicisti, gli attori, i bambini del coro di voci bianchi di Fiesole che hanno abitato delicatamente la villa durante questa estate: 82 splendidi viaggiatori che hanno preparato e studiato l’opera negli spazi della Villa. E grazie a loro abbiamo assaporato il loro progetto. Ma abbiamo visto molto di più. La villa ha ospitato persone innamorate della musica, professionisti impeccabili capaci di ridere e scherzare quotidianamente e di riposarsi con la brezza fluviale di un Brenta che li ha affascinati. Abbiamo incontrato esploratori curiosi, che hanno voluto visitare le montagne, pensatori pacifici, bambini giocosi, e ragazzini effervescenti, sorrisi smaglianti. Italiani, svedesi, francesi, spagnoli, tedeschi, sloveni e inglesi… Molte provenienze ma una splendida propensione all’adattamento, una sublime capacità di diventare casa, di abitare con la musica e la semplicità le secolari mura di una villa e di un giardino che da tanto non sentivano un fruire di vita così intenso.

Hanno suonato ovunque, da soli, in quartetto, in 30 o 60, hanno recitato, tutti, hanno esplorato. E noi, custodi della villa, accompagnatori silenziosi di Spira abbiamo goduto di tutto ciò: ci siamo fatti attraversare dalla musica e dalle storie di questo ambiente fatato.

L’intensa organizzazione di Operaestate, in collaborazione con Arte Sella e il Mittelfest di Casale del Friuli, porta a tre spettacoli consecutivi, in tre orari e location completamente differenti che restituiscono sempre una magica armonia, in cui tutti, ma davvero tutti, fanno parte della scena, della musica, di quel sogno che Shakespeare, e Mendelssohn, di sicuro oggi si possono compiacere di aver realizzato.

“Le esecuzioni dei giovani componenti di Spira Mirabilis sono avvincenti e coinvolgenti. La musica classica ci arriva per mano all’ entusiasmo di ragazzi che spingono la metafora dell’orchestra al punto più alto, non smettendo mai di osservarsi, sorridersi e interagire, tra di loro e con il pubblico.”

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Video di Operaestate Festival Veneto


Link utili:

Spiramirabilis.com
Operaestate.it/evento/sogno-di-una-notte-di-mezza-estate
Amicidellaspiramirabilis.wildapricot.org