Oggi ho fatto una lunga chiacchierata con Michela e ho scoperto curiosi dettagli della Villa prima dell’arrivo di Pictor.
Michela è la persona che più di tutte conosce Villa Angaran S. Giuseppe.

Ha cominciato a lavorare qui più di 40 anni fa, per aiutare la suocera, che, rimasta vedova, trovò lavoro in Villa e qu lavorò per più di 50 anni. Michela all’inizio la aiutava soprattutto alla domenica e durante le vendemmie.

Poi via via cominciò a fare tutto quello che era utile: pulizie, aiuto in cucina, cucito, lavare e stirare. L’ordine doveva essere perfetto, nulla doveva essere fuori posto.

La Villa al tempo dei Gesuiti  era un luogo silenzioso, organizzato. C’erano i padri Gesuiti e i Fratelli che lavoravano in cucina, in falegnameria e nel vigneto e facevano tra le altre cose l’Amaro. 

Era praticamente vietato per i bambini frequentare il parco. Se qualcuno si introduceva di nascosto, come per esempio il marito di Michela quando era piccolo, veniva rimproverato aspramente e magari anche punito. Michela qualche rara volta portava la figlia, che faceva i compiti in portineria.

Nella Villa si svolgevano gli esercizi spirituali di durata settimanale. La domenica si tenevano i corsi per Fidanzati, i corsi per separati e per coppie . In luglio ed agosto e negli ultimi anni in gennaio c’erano i mesi Ignaziani, in cui i giovani seminaristi decidevano se diventare Gesuiti oppure lasciare il seminario. Quindi la Villa era sempre piena di gente, ma sempre silenziosa. I Bassanesi la conoscevano solo come Casa di esercizi Sprituali e di vendita dell’Amaro S. Giuseppe.

Poi 4 anni fa i Gesuiti e i Fratelli furono trasferiti e la Villa venne data a Pictor. Anche oggi fa le pulizie, lava e stira.

Conosce ogni angolo della Villa. Dice che oggi la Villa è libera, c’è un grande via vai di gente. Si è passati da un luogo silenzioso ad un’attività totalmente diversa. Adesso c’è più vita , c’è gente che gira, ci sono diverse realtà.  C’è più libertà . C’è anche  il triplo da fare ma Michela è felice di questi cambiamenti e delle persone che fanno girare tutto questo.

È felice anche che la Villa continui ad essere una realtà per Bassano ed abbia una nuova vitalità: i Bassanesi possono cominciare ad apprezzarla e a viverla sempre di più.

Erica